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Numero 3 del 2008

Otto marzo da 100 anni: 1908 - 2008


Foto: Otto marzo da 100 anni: 1908 - 2008
PAGINA 40

Testi pagina 40

Marco Monari è il presidente del
gruppo Partito Democratico della Re-
gione Emilia-Romagna, la più nume-
rosa formazione dell'Assemblea legis-
lativa regionale con i suoi 23 consi-
glieri, compreso il presidente Vasco
Errani. Appena insediato come capo-
gruppo Monari ha prestato immediatamente at-
tenzione alla collaborazione del gruppo Pd con la
rivista 'noidonne', orientato a potenziare il rap-
porto in sintonia con l'identità di un Pd nato con
l'ambizione di essere, già dai primi passi, "un par-
tito di uomini e di donne".
Quest'anno la Festa dell'8 Marzo ha un signifi-
cato particolare, poiché ricorre il centenario
dall'incendio dell'opificio Cottons di Chicago
nel quale trovarono la morte, nel 1908, 129
operaie tessili. C'è ancora bisogno oggi di que-
sta festa?
Per quanto molti passi in avanti siano stati fatti
per l'attuazione di una piena parità fra uomini e
donne, c'è ancora da lavorare in questa direzione.
Penso alla questione della rappresentanza politi-
ca, ma anche alle difficoltà che le donne incon-
trano sul lavoro e nella carriera, ai mille ostacoli
posti fra loro e le cariche di responsabilità, al fat-
to che in troppi casi, a parità di mansioni, non
corrisponde una retribuzione adeguata. Ma non
solo il posto di lavoro può trasformarsi in un luo-
go di discriminazione. Non possiamo, né dobbia-
mo dimenticare la piaga della violenza, soprat-
tutto fra le mura domestiche, prima causa di
morte per le donne di età compresa fra i 16 e i 44
anni. La presenza di questa giornata, insieme con
quella contro la violenza alle donne che ricorre il
25 novembre, permette di mantenere i riflettori
puntati su tematiche che devono far parte della
nostra agenda politica.
Qual è il rapporto fra il Partito Democratico e
le donne?
I fatti sono incontrovertibili: il Partito Democrati-
co ha dato un primo, forte segnale di attenzione
verso le donne in occasione dell'elezione dell'As-
semblea costituente nazionale del partito e delle
20 Assemblee regionali del 14 ottobre scorso.
L'obbligo di comporre le liste secondo l'alternan-
za uomo-donna, insieme alla scelta di procedere
con liste bloccate, ha permesso di andare oltre le
semplici affermazioni di principio, garantendo
un'effettiva rappresentanza paritaria dei due ge-
neri all'interno delle assemblee. E' un fatto unico
nel suo genere.
Un criterio analogo è allo studio per la formazio-
ne delle liste elettorali e dovrà essere seguito in
ogni occasione futura di elezione dei nostri orga-
nismi dirigenti a tutti i livelli, perché il "partito di
uomini e di donne" diventi realtà e il contributo
dei due sessi all'elaborazione del nostro progetto
politico sia di pari valore e dignità.
Quello della rappresentanza politica, tuttavia, è
solo un aspetto del problema, che non può pre-
scindere da un'analoga attenzione in tutti gli am-
biti della vita, a cominciare dal lavoro. Come indi-
cato nel documento "Il lavoro femminile. Un valo-
re fondativo del Partito democratico", sono con-
vinto che occorra una strategia forte, che pro-
muova la presenza delle donne nel lavoro, nelle
imprese, nelle professioni, nella politica, nella sfe-
ra pubblica, per realizzare una condizione essen-
ziale per affrontare la sfida dell'innovazione, del-
l'eguaglianza, della coesione preordinate alla cre-
scita civile, culturale, economica e sociale e del la-
voro in Italia.
Al gruppo regionale però le consigliere del Pd
sono solo 2 su 23…
La regola dell'alternanza donna-uomo operata fin
da subito dal Partito Democratico apre certo a
maggiori possibilità future. Oggi ci sono due don-
Intervista a
Marco Monari
Presidente del Gruppo
Partito Democratico della
Regione Emilia Romagna
Pagine a cura del
Gruppo Partito Democratico
della Regione Emilia-Romagna
eEmilia Romagna Emilia Romagna


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