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Numero 2 del 2008

Politiche scomode


Foto: Politiche scomode
PAGINA 24

Testi pagina 24

Donne, madri e lavoratrici.
Criticità e dilemmi
dell'occupazione femminile
"Il titolo scelto per questa ricerca è la
metafora estremizzata (da criticità a
dilemma!) di una realtà sociale, cultu-
rale, economica e di costume che im-
pone alle donne di fare scelte che agli
uomini non si pongono" scrive Isabel-
la Rauti nell'introduzione.
La ricerca analizza il divario occupa-
zionale di genere e la maternità come
fonte di discriminazioni e discontinui-
tà. La Strategia europea di Lisbona im-
poneva il raggiungimento del 60% di
occupazione femminile entro il 2010.
L'Italia si trova al penultimo posto in
Europa, a fronte di uno dei più bassi
tassi di fecondità.
Si tratta di una questione fondamen-
tale che incide nella vita quotidiana di
donne e uomini.
Nel volume vengono sottolineate le
carenze di politiche familiari e servizi
per l'infanzia, l'uso della famiglia e del-
la donna come ammortizzatori sociali,
l'inconciliabilità degli orari lavoro-fa-
miglia.
È significativa l'offerta di lavoro gra-
tuito svolto dalle donne: il 74,9 % del
lavoro familiare in coppie con figli e
con donna lavoratrice è a carico della
donna. Il volume è pubblicato nell'am-
bito dello studio coordinato dall'Area
Ricerche sui sistemi del Lavoro ISFOL
in Convenzione con il Ministero del
Lavoro e Previdenza Sociale.
Donne in percentuale:
occupazione femminile
e ruoli apicali
Le donne sono più istruite e prepara-
te degli uomini, posseggono compe-
tenze vincenti, ma ciò non è ricono-
sciuto né ricompensato nel lavoro e vi
sono forti limitazioni nelle progressio-
ni di carriera con presenze ridottissime
a livello decisionale e nelle posizioni
apicali. Questo volume analizza in
modo sistematico il fenomeno, indivi-
duando standard nazionali e creando
un utile contesto di riferimento.
I dati confermano una sottorappre-
sentanza delle donne in tutti gli ambi-
ti. È un deficit di democrazia che deve
far riflettere su quanto i carichi fami-
liari e il lavoro di cura incidano sulle
discriminazioni.
I numeri parlano chiaro: esiste un
profondo squilibrio di genere nelle
professioni e nelle carriere.
Non è solo una questione di giusti-
zia sociale: lo studio propone una ri-
flessione socio-economica e dimostra
in modo particolareggiato come le
donne siano un potenziale per le esi-
genze di competitività del Paese.
Il volume, curato da Valentina Cardi-
nali, è stato pubblicato nell'ambito
dello studio precedentemente citato.
Le discriminazioni di genere
in ambito lavorativo.
Indagine conoscitiva di casi
trattati dalle Consigliere di
Parità
Il volume analizza i fenomeni discri-
minatori per elaborare e diffondere
statistiche di genere quantitative e
qualitative.
L'Italia registra un primato di discri-
minazioni basate sul sesso, a volte
non denunciate perché non percepite
come tali. Le Consigliere hanno tratta-
to 621 casi, con consulenze, tentativi
di conciliazione informale, extragiudi-
ziali e giudiziali. L'indagine studia casi
di mobbing, demansionamento, segre-
gazione in seguito a maternità, man-
cata progressione di carriera, disparità
retributive, molestie a sfondo sessua-
le. Il soggetto discriminato è spesso
una donna (531 casi).
A partire dai dati si possono mettere
a punto strumenti antidiscriminatori e
implementare scambi di buone prassi,
conoscenze, competenze e trovare
modalità omogenee ed efficaci di trat-
tamento dei casi attraverso il monito-
raggio delle situazioni di squilibrio uo-
mo-donna.
Curata da Isabella Pitoni e Isabella
febbraio 2008 noidonne24
Consigliere di parità
Elena Ribet


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