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Numero 2 del 2008

Politiche scomode


Foto: Politiche scomode
PAGINA 15

Testi pagina 15

noidonne febbraio 2008 15
Continua la stretta collaborazionetra la Provincia di Reggio Emilia e la
Fondazione Rita Levi-Montalcini Onlus,
che opera per favorire l'orientamento
allo studio e al lavoro delle donne afri-
cane, attraverso l'erogazione di borse di
studio in diversi Paesi del continente.
A favore della Fondazione, la
Provincia di Reggio Emilia ha già pro-
mosso diverse iniziative e, sostenendone
l'operato, ha periodicamente cercato il
modo per impiegare al meglio i risparmi
di ogni anno.
Lo scorso settembre, a Roma, la pre-
sidente della Provincia Sonia Masini è
stata l'unica rappresentante di un ente
locale chiamata ad intervenire alla con-
ferenza sul tema "L'istruzione: chiave
dello sviluppo", tenutasi all'Auditorium
Parco della musica di Roma, proprio su
iniziativa della Fondazione istituita nel
1992 da Rita Levi Montalcini insieme
alla sorella Paola.
Anche in virtù di questo stretto rap-
porto con la presidente Masini, il
Premio Nobel è stata più volte a Reggio
Emilia e lo scorso 15 dicembre è arriva-
ta di nuovo in città per sviluppare un
resoconto delle attività della propria
Fondazione e per ribadire e promuovere
i valori che la guidano: la solidarietà
internazionale e la difesa del diritto
all'istruzione e all'emancipazione per
tutti.
"Confido nella presenza dei tanti reg-
giani che si occupano di cooperazione,
di volontariato, della difesa dei diritti
delle donne, e di tutti coloro che condi-
vidono l'idea che 'il battito delle ali di
una farfalla nella foresta
dell'Amazzonia può provocare, anche a
distanza di tempo, un uragano al lato
opposto del globo' - spiega la presidente
Sonia Masini - E' nostro dovere interve-
nire verso chi è in condizione di svan-
taggio, rifiutandoci però di esprimere
una solidarietà di tipo pietistico, ma.
attivandoci in posizione di assoluta
parità affinché ognuno possa esercitare
i propri diritti senza aspettarsi o chiede-
re qualcosa per favore".
"L'esperienza di Reggio Emilia, come
di altre realtà europee - aggiunge la
Presidente Masini - dimostra proprio
che dove le donne hanno ottenuto mag-
giori diritti hanno promosso una società
più evoluta e giusta per tutti. Anche per
questo, investire e impegnarsi a favore
della crescita delle donne africane è fon-
damentale perché costituisce la chiave
di volta per eliminare quel divario
sociale, culturale ed economico che pur-
troppo ancora oggi pesa su alcune
aree".
All'arrivo della professoressa, tanta
emozione e forse un po' di imbarazzo, di
fronte la straordinarietà della sua per-
sona, della sua umanità, del suo sapere.
Attraverso le sue parole, sempre toccan-
ti, ha delineato il senso del suo impegno
per le donne dell'Africa.
"Perché proprio le donne africane?
Sappiamo delle condizioni disastrose
del continente - esordisce la
Professoressa - ma non possiamo
nasconderne il grandissimo potenziale,
malgrado quanto subito a causa dell'i-
gnominia dello schiavismo e del sac-
cheggio della ricchezza da parte delle
potenze coloniali, che hanno inoltre
fomentato guerre e lotte intestine".
"Tutti noi conosciamo gli Obiettivi
del Millennio, in cui viene data partico-
lare attenzione alla situazione delle
donne - prosegue il premio Nobel -
Prendendo l'istruzione come punto di
partenza e di arrivo per le proprie atti-
vità, la Fondazione ha dato il massimo
per il secondo obiettivo, volto ad assi-
curare l'istruzione primaria a tutti i
bambini e le bambine. Dal 2.000 ad
oggi sono state attribuite ben 1.000
borse di studio, questo grazie a numero-
si contributi, tra cui quello della
Provincia di Reggio Emilia e di altre isti-
tuzioni e imprese ed in collaborazione
con numerose associazioni, religiose e
laiche. L'attività della Fondazione è ini-
ziata dall'Eritrea, sulla scia delle rela-
zioni già esistenti con il nostro paese,
per poi passare all'Etiopia ed altre regio-
ni". "Siamo fortemente convinti che il
sapere e la conoscenza siano il fonda-
mento della vita umana. Ogni donna
significa un aiuto immenso, poiché
qualsiasi tipo di sostegno non è rivolto
solo a lei, ma anche alla sua famiglia ed
ai suoi figli. Vediamo infatti come,
aumentando il livello di istruzione della
madre, cali la mortalità infantile, grazie
all'accresciuta sensibilità alle questioni
igieniche ed ai problemi sociali. Le
donne analfabete subiscono terribili
umiliazioni, ma aumentando la loro
conoscenza, e quindi la loro coscienza,
esse imparano a far valere i propri dirit-
ti". E così conclude Rita Levi Montalcini:
"Se siamo pronti a riconoscere, come
mai è stato fatto in passato, che i bam-
bini e le bambine di ogni angolo del
mondo sono dotati di una intelligenza
straordinaria e se daremo ai giovani e
alle donne il diritto e la possibilità di
utilizzare appieno il proprio cervello e le
proprie potenzialità, non solo il conti-
nente africano diventerà ben diverso da
quello che è stato per anni, ma servire-
mo l'intero pianeta".
Una Nobel per le donne africane
Solidarietà internazionale
la Provincia di Reggio Emilia
collabora con la Fondazione
Rita Levi-Montalcini Onlus


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