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Numero 1 del 2008

Siamo in movimento


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PAGINA 35

Testi pagina 35

noidonne gennaio 2008 35
no. Se questo fosse confermato la Olevar
sarebbe la prima donna nella storia del
partito ad affrontare le elezioni presiden-
ziali, che si dovrebbero svolgere ad aprile,
e nelle quali sfiderebbe l'ex militare golpi-
sta Lino Oviedo, l'ex vescovo cattolico Fer-
nando Lugo e l'impresario Pedro Fadul.
Anche se non è la prima donna para-
guayana ad essere candidata alle presiden-
ziali Blanca Olevar è sicuramente quella
che ha maggior possibilità di successo, da-
to che le altre appartenevano a partiti mol-
to piccoli.
Indonesia
Un velo per le soldatesse
Alcuni organi di informazione musul-
mani hanno avanzato la proposta di far in-
dossare il velo - lo jilbab - alle soldatesse
e l'idea ha trovato immediatamente l'appoggio incondizio-
nato di molti leader politici islamici che l'hanno definita
"grandiosa", hanno affermato che "il velo non influenza il
lavoro militare, non dovrebbe essere proibito" e che "la leg-
ge non si esprime in materia, e quindi lascia il campo libe-
ro". Nel paese, in cui è all'ordine del giorno il dibattito sul-
l'influenza dei Partiti islamici nella vita sociale e in cui l'e-
sercito è considerato il garante della laicità dello Stato, l'or-
ganismo più solido del Paese e il pilastro della multi-etni-
cità della nazione, sta crescendo la preoccupazione per l'a-
vanzata dell'integralismo islamico verso questa istituzione.
(Asianews)
India
Taslima Nasreen
Non finiscono i proble-
mi per la scrittrice bengale-
se Taslima Nasreen, insi-
gnita del Premio Sakharov
per la libertà di pensiero
dal Parlamento Europeo,
che si è dovuta velocemen-
te allontanare dalla città di
Calcutta, nella quale vive
da tre anni. Il passato 21
novembre Nasreen, già mi-
nacciata di morte dai fon-
damentalisti islamici a causa del suo impegno a favore dei
diritti delle donne islamiche, era stata al centro di violenti
attacchi. L'attivista avrebbe lasciato Calcutta, scortata dal-
la guardie del corpo messe a disposizione dal governo in-
diano e coperta dal burqa, e sarebbe stata trasportata con
un aereo della compagnia di bandiera Indian Airlines a Jai-
pur, capoluogo dello Stato nord occidentale del Rajiasthan.
Da lì dovrebbe spostarsi verso New Delhi. La scrittrice che
da tempo è nel mirino dei fondamentalisti aveva dovuto
abbandonare il suo paese nel 1994 quando era stata pro-
mulgata una 'fatwa' contro il suo libro "Vergogna" (in ben-
galese "Lajja"); nel passato mese di agosto, nel corso della
presentazione di uno dei suoi libri era stata attaccata da
una folla di manifestanti all'uscita del club della stampa di
Bangalore e, dopo un suo articolo a favore
dei diritti delle donne, un gruppo musul-
mano indiano ha messo sulla sua testa una
taglia di 500mila rupie. Inquietante la di-
chiarazione di Biman Bose, leader del Parti-
to comunista indiano che ha detto che "la
sua presenza crea dei problemi" e che "la
città sarebbe più sicura senza di lei". Al
momento non è chiaro perché sia stata
nuovamente trasferita.
(Asianews)
Israele
Leadership femminile
Nel mese di novembre, ad Haifa, si è
svolta la Conferenza internazionale sulla
Leadership femminile per lo sviluppo soste-
nibile organiz-
zata dal Centro Golda Meïr,
dal Centro di Cooperazione
Internazionale MASHAV in
collaborazione con l'UNESCO.
L'incontro a cui hanno parte-
cipato 50 donne leader da dif-
ferenti regioni del mondo, ha
portato avanti un'analisi criti-
ca del ruolo giocato dalle don-
ne nei processi di sviluppo so-
stenibile. L'attenzione è stata
centrata sull'impatto che le
politiche governative di pari opportunità e i programmi
delle agenzie internazionali e delle organizzazioni non go-
vernative hanno nello sviluppo socio-economico. La Con-
ferenza ha esaminato e discusso le strategie per accresce-
re la partecipazione delle donne nelle politiche di sviluppo.


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