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Numero 10 del 2009

RU 486: la pillola ideologica


Foto: RU 486: la pillola ideologica
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Testi pagina 13

sufficienti a ospitare coloro che hanno
perso la casa, cosa che l'Amministrazio-
ne comunale sosteneva qualche mese
prima che il censimento di agosto per il
fabbisogno alloggiativo lo confermasse.
Sia per questa ragione che per salva-
guardare le esigenze delle famiglie
composte da una-due persone,
abbiamo chiesto e ottenuto dal-
la Protezione civile la realizza-
zione di case in legno nelle fra-
zioni. In questo modo sarà pos-
sibile anche tutelare le identità
del nostro vastissimo territorio,
composto da 64 tra frazioni e località.
Quanti sono i nuclei familiari senza
casa e quante sono le abitazioni dis-
ponibili? E i cantieri aperti?
Circa 16.000 famiglie hanno abita-
zioni inagibili di tipo
E o F o vivevano nei
centri storici. Gli al-
loggi sfitti reperiti
dalla Guardia di Fi-
nanza - che possono
essere locati con con-
tratti a spese dello
Stato o pagati con
l'autonoma sistema-
zione - sono poco più
di 3.000. La Protezio-
ne civile sta inviando
in una caserma e nel-
la scuola delle Fiam-
me Gialle alcuni nu-
clei familiari, in ap-
partamenti allestiti per l'occasione. Tut-
ti e 19 i cantieri del progetto C.a.s.e. so-
no ora aperti, anche se solo alcuni sono
in fase avanzata di lavori.
Nell'immediato quale piano sarà at-
tuato per dare un tetto alle famiglie
sfollate sulla costa delle quali si sta
programmando il rientro a L'Aquila
per l'inizio dell'anno scolastico?
Rientreranno sicuramente le famiglie
con figli in età scolastica e dove ci sono
genitori che lavorano. Il piano, nel com-
plesso, è al momento nelle mani della
Protezione civile. Sarà poi compito del
Comune, una volta ufficializzata l'ordi-
nanza cui ho fatto più volte cenno, ge-
stire la formazione delle graduatorie,
sempre secondo quanto ci indicherà il
Governo.
Quale la situazione delle
strutture scolastiche, da-
gli asilo nido alle scuole
medie superiori, quali i
tempi per riprendere re-
golarmente le attività di-
dattiche?
Quasi la metà delle scuo-
le, per fortuna, ha resistito
alla scossa ed è stata giudi-
cata agibile, o potrà essere
resa agibile con piccoli la-
vori. Per il resto, grazie anche in questo
caso alla Protezione civile nazionale,
sono in corso di realizzazione delle
strutture antisismiche che saranno pron-
te a breve. Le scuole riapriranno, tutte e
nei tempi giusti. Idem per l'università;
per farle un esempio, le iscrizioni per il
test d'ingresso alla facoltà di medicina -
che è a numero programmato - sono au-
mentate di oltre il 50% rispetto a un an-
no fa. L'Aquila continuerà a garantire
l'istruzione e la formazione.
Un suo pensiero su Onna, il piccolo
borgo simbolo della tragedia del 6
aprile.
Il dolore non si placherà mai. Questo
bellissimo centro del territorio comuna-
le dell'Aquila è stato martoriato dal si-
sma. Ancora la terribilità dopo la stra-
ge nazista negli ultimi, tragici giorni
dell'occupazione tedesca. Nel cuore il ri-
cordo delle vittime innocenti di allora, e
sempre saranno nei miei pensieri tutti i
concittadini che hanno perso la vita il 6
aprile, o nei giorni immediatamente suc-
cessivi. Ed è giusto che su Onna si sia
concentrata una buona parte della soli-
darietà, che ha portato alla realizzazio-
ne di alloggi temporanei e alla stesura
dei progetti per la riapertura dell'asilo e
della scuola. Grazie al sostegno della
Germania e di altre istituzioni, Onna sa-
rà ricostruita, come il resto dell'Aquila.
A tutt'oggi quali capi di Stato inter-
venuti a L'Aquila per il G8 hanno da-
to seguito agli impegni assunti di
contribuire al restauro e alla rico-
struzione del patrimonio artistico-
monumentale della città?
I danni stimati ai 1.900 monumenti
della città, una delle più ricche d'Italia
quanto alle bellezze storiche, architetto-
niche, artistiche e ambientali, sono nel-
l'ordine di centinaia di milioni di euro.
Le dichiarazioni di intento sono state
molteplici e abbiamo fiducia che tali
manifestazioni di volontà avranno un
seguito concreto. Speriamo.
noidonne ottobre 2009 13
a sei mesi dal terremoto, il sindaco fa il punto
della situazione. Le difficoltà,
le prospettive, i bisogni
Ginecologia e Salute Riproduttiva, il convegno di AGITE
Favorire il collegamento delle attività di ginecologi e ostetriche, e il coordinamento
tra il territorio e l'ospedale, conoscere e collaborare con le associazioni di donne
utenti, insomma creare scambio di informazioni per innalzare la qualità dei servizi
consultoriali e non solo. Tutto nell'ottica del mantenimento della Salute
Riproduttiva e dell'esercizio del diritto alle scelte riproduttive adeguatamente infor-
mate. Questi alcuni tra gli obiettivi del primo convegno lombardo di AGITE, asso-
ciazione di ginecologi impegnata nel perseguire la tutela della salute individuale e
collettiva avendo il territorio come punto di riferimento e la de-ospedalizzazione
della maternità. Il convegno si è tenuto a Sesto San Giovanni lo scorso 25 e 26 set-
tembre e ha coinvolto anche le associazioni professionali delle ostetriche e il
mondo delle donne e del no profit interessati alla umanizzazione della maternità.
Le associazioni che hanno aderito all'evento sono la Federazione Nazionale dei
Collegi delle Ostetriche (FNCO), LAICA ( Ass. per la difesa degli operatori che si
occupano di aborto e contraccezione), l'Associazione Mother Assistent (A.M.A.),
il Movimento Italiano Parto Attivo (MIPA), Blimunde gruppo di Salute della Donna
di Milano. Informazioni su www.agite.eu


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