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Numero 8 del 2009

Ozio pigrizia tempo libero


Foto: Ozio pigrizia tempo libero
PAGINA 44

Testi pagina 44

luglio/agosto 2009 noidonne44
“Testo a metà strada tra saggio enarrativa, per la passione, non
disgiunta da una scrupolosa ricerca do-
cumentaria, con cui sviluppa la biogra-
fia di una figura emblematica di donna
e di scrittrice". Con questa motivazione
la giuria del Premio letterario Italo Cal-
vino ha deciso di segnalare "La porta è
aperta. Vita di Goliarda Sapienza",
scritto dalla nostra collaboratrice Gio-
vanna Providenti, prima e unica perso-
na e ricercatrice che abbia consultato e
studiato le carte dell'archivio privato di
Goliarda Sapienza (1924 - 1996). Nella
biografia si legge, tra l'altro: "Nuda
scimmia che si ciba di dubbi e poesia
Goliarda vuole essere una scrittrice co-
raggiosa in grado di rivolgersi ai lettori
del futuro. Per trovare la giusta poetica
sosta in un tempo vuoto: dentro la sua
camera, tra una e l'altra sigaretta. Nel
1969, mentre fuori, si dice, imperversi la
rivoluzione lei partorisce un personag-
gio femminile che non sia né vittima, né
mistica, né regina, né eroina, né putta-
na, né santa, né angelica protettrice del-
l'ordine patriarcale, né malata mentale
sottoposta alle discutibili cure della
scienza medica e psichiatrica del tem-
po. La spregiudicata Modesta, proietta-
ta verso un senso profondo della gioia
di vivere, è una donna
in grado di rinascere
continuamente a se
stessa."
Il Premio Calvino è
nato a Torino nel 1985,
poco dopo la morte di
Italo Calvino, per ini-
ziativa di un gruppo di
estimatori e di amici
dello scrittore (tra gli
altri, Norberto Bobbio,
Natalia Ginzburg, Lalla
Romano) con l'intenzio-
ne di riprenderne e raccoglierne il ruolo
di talent-scout di nuovi autori. Que-
st'anno nella Giuria, presieduta da De-
lia Frigessi, figuravano nomi prestigiosi
quali Natalia Aspesi, Andrea Bajani,
Paolo Colagrande e Gian Carlo Ferretti.
Giovanna Providenti, co-
me hai incontrato e cosa
ti ha dato Goliarda Sa-
pienza?
L'ho incontrata attraver-
so il romanzo postumo
"L'arte della gioia", divorato
in tre giorni, dopo i quali ho
deciso di volere conoscere
tutto della sua autrice. Ho
studiato ogni documento
presente nell'archivio priva-
to e intervistato le persone
che l'avevano conosciuta,
tra questi Angelo Pellegrino
e Citto Maselli mi sono sta-
ti di grande aiuto, raccon-
tandomi eventi e apprez-
zando il mio lavoro.
L'incontro con l'esistenza di
Goliarda mi ha portato a visitare un
luogo di me stessa da cui non voglio più
tornare indietro, mi ha lasciato un co-
raggio che prima non avevo. Mi ha in-
segnato ad elaborare pensiero su ogni
cosa che mi si offre davanti. Lei pensa-
va in maniera libera e aveva coraggio
di cambiare idea, se necessario: sapeva
porsi altrove da conformismi e adesioni
incondizionate e faceva tesoro delle
'certezze del dubbio'.
In cosa è diversa da altre autrici Go-
liarda Sapienza?
Per avere perseguito e raccontato
modi di essere donna molto presenti nei
vissuti delle persone in
carne e ossa, anche se
non previsti dai canoni
culturali. Donne (e non
è vero che siano poche)
che scelgono di fare del-
la propria vita una pa-
lestra di autenticità e li-
bertà. Un'altra donna
così è stata Carla Lonzi,
di cui vorrei scrivere an-
che la biografia. La loro
spregiudicata 'femmini-
lità' piace poco ad alcu-
ne femministe, ma fa innamorare donne
e uomini, che hanno voglia di contatta-
re la propria anima nuda sganciandosi
da falsità e maschere sociali. Sia Go-
liarda che Carla non erano disposte a
vivere nell'inautenticità e a tradire se
stesse. Goliarda abbandona la carriera
teatrale e la sicurezza economica, ritro-
vandosi ad affrontare una grave crisi
personale che, se è vero che la porta a
tentare il suicidio, è anche vero che le
permette di comprendersi più profonda-
mente e, quindi, di riemergere dalla sof-
ferenza più forte di prima. Jung diceva
che la depressione è una malattia dello
spirito che porta sull'orlo dell'abisso del
tuo stesso inconscio, e anche più vicino
a te stesso/a. Quando la depressione vie-
ne attraversata e compresa può diveni-
re un grande strumento di crescita e di
trasformazione personale.
Lavorare su se stessa, attraverso i
personaggi dei suoi romanzi, è stato il
modo che Goliarda ha trovato per fare
politica a partire da sé. Una politica
molto diversa di quella perseguita dalla
sindacalista e femminista Maria Giudi-
ce, sua madre, di cui nel mio libro rac-
conto la storia di vita.
Un tuo commento sul riconoscimento
ottenuto dal Premio Italo Calvino...
Dopo avere mandato il manoscritto
a moltissimi editori ho finalmente tro-
vato qualcuno che legge davvero i libri,
e dall'inizio alla fine! Se ci fosse stato un
premio simile anche negli anni Settanta,
quando Goliarda spediva il manoscritto
finito di "L'arte della gioia", senza ri-
uscire a pubblicarlo, forse il destino di
questo bellissimo romanzo sarebbe sta-
to diverso. Forse. Perché anch'io sto an-
cora cercando un editore.
Premio Calvino
Libera femminilità
Isa Ferraguti
autenticità, anticonformismo,
coraggio caratterizzano la
biografia di Goliarda Sapienza
autrice de "L'arte della gioia"
Giovanna Providenti


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