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Numero 8 del 2009

Ozio pigrizia tempo libero


Foto: Ozio pigrizia tempo libero
PAGINA 28

Testi pagina 28

luglio/agosto 2009 noidonne28
Reggio Emilia, una città di oltre 165.000 abitanti ove il
6,4 % della popolazione è costituito da bambini nella
fascia di età 0-6 anni.
L'Amministrazione Comunale è impegnata, in questi
anni, in un grande sforzo per mantenere gli alti livelli di
scolarizzazione conseguiti, perché nessun bambino sia
escluso.
L'ampia rete dei servizi d'infanzia, comunali e coopera-
tivi - convenzionati, affiancata dalle scuole gestite Fism e
da alcuni enti privati (federazione delle scuole materne
cattoliche) è stata fin ad oggi in grado di offrire un posto
a tutti coloro che ne facevano richiesta.
Il Comune ha perciò inteso mantenere un impegno
rigoroso nel salvaguardare ed innovare la qualità dei ser-
vizi, peculiarità che ha contraddistinto l'esperienza dei
nidi d'infanzia nella storia reggiana e indispensabile all'in-
terno di una città dove le esigenze, le attenzioni e i valo-
ri sono in continuo mutamento.
Una qualità costruita su di un progetto educativo che
da anni è riferimento di interesse, studio e confronto da
parte di insegnanti, pedagogisti, ricercatori, amministra-
tori, personalità della cultura, provenienti da tutta Italia e
da ogni parte del mondo
Una qualità sostenuta dal lavoro collegiale degli opera-
tori, da una forte partecipazione delle famiglie alla vita e
alla gestione dei servizi, dal valore attribuito alla ricerca e
all'innovazione continua e dall' importanza accreditata
all'ambiente educativo,
predisposto e studiato
per l'intreccio di relazioni
e incontri tra adulti e
bambini.
Occorre pensare alle
scuole e ai nidi d'infanzia
comunità educanti,
capaci di contribuire alla
formazione integrale dei
bambini e di stimolare le
potenzialità di relazione,
autonomia, creatività e apprendimento come base per la
vita futura.
La qualità dell'esperienza dei servizi per la prima infan-
zia di Reggio Emilia ha negli anni mostrato capacità di
attrazione nei confronti di risorse private come ad esem-
pio:
La Fondazione Giulia Maramotti ( rientra all'interno di
Max Mara Fashion Group) ha realizzato un nuovo nido
d'infanzia per la città.
Il Cavaliere Gianni Iotti e signora hanno donato una
nuova scuola d'infanzia alla città.
Anna Maria Ternelli Gerra: bella figura di donna che, in
questi anni, ha sostenuto diverse iniziative a Reggio
Emilia donando opere e contribuendo al completamento
del Centro Internazionale per l'infanzia "Loris Malaguzzi".
Dall'Unione Europea le nuove norme
per le etichette dei prodotti biologici, del-
l'Olio vergine ed extravergine d'oliva
La provenienza dei prodotti rappresen-
ta un importante elemento di sicurezza
per i consumatori che, guidati dalle indi-
cazioni in etichetta possono fare acquisti
alimentari in modo sempre più consape-
vole. L'Italia ha vinto un'importante batta-
glia a livello europeo con la modifica del
regolamento comunitario 1019/02; infatti
dal 1° luglio 2009 è diventato obbligatorio
indicare in etichetta l'origine delle olive
per gli oli extravergini e vergini. Una nor-
ma attesa e molto apprezzata da produt-
tori e consumatori italiani perché tutela la
qualità e l'originalità dei prodotti tradizio-
nali, all'interno di un mercato in cui il
marchio made in Italy spesso viene utiliz-
zato in modo fraudolento.
Dall'entrata in vigore di questa norma,
sulle confezioni di olio troviamo:
1. l'indicazione dello Stato membro o
del Paese terzo (che corrispondono alla
zona geografica) in cui le olive sono state
raccolte e dove si trova il frantoio in cui è
stato estratto l'olio;
2. la dicitura: "Olio estratto in ….. (in-
dicazione dello Stato o Paese del frantoio)
da olive coltivate in ….. (indicazione del-
lo Stato o Paese di coltivazione)", quando
le olive sono state coltivate in un Paese
diverso da quello ove è situato il frantoio;
3. l'elenco dettagliato di tutte le nazio-
ni interessate, in ordine decrescente per
quantità utilizzate, quando le olive sono
state coltivate in più Stati membri o Paesi
terzi.
Nuove norme sull'etichettatura
di prodotti biologici
Dal 1° gennaio '09 è entrato in vigore il
Regolamento (CE) n. 834/2007 del Consi-
glio, del 28 giugno 2007, relativo alla pro-
duzione biolo-
gica e all'eti-
chettatura dei
prodotti biolo-
gici e che abro-
ga il regolamento (CEE) n. 2092/91.
Le novità per l'etichettatura.... Le ab-
breviazioni quali 'eco' e 'bio' possono es-
sere utilizzate nell'etichettatura, nella
pubblicità e nei documenti commerciali
per caratterizzare un prodotto biologico, i
suoi ingredienti o le sue materie prime.
Non è più obbligatorio scrivere da agricol-
tura biologica. Dal 1° luglio 2009 è diven-
tato obbligatorio in etichetta il logo. L'eti-
chettatura di un prodotto biologico deve
essere facilmente visibile sull'imballaggio,
contenere un riferimento all'organismo di
controllo che certifica il prodotto, il logo
UE e l'indicazione del luogo di provenien-
za delle materie prime che compongono il
prodotto.
Renata Frammartino
Nido Giulia Maramotti
NEWS DAL PIANETA CIBO/Europa, etichette biologiche


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