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Numero 2 del 2009

Se 60 anni vi sembran pochi provate voi a lavorar...


Foto: Se 60 anni vi sembran pochi provate voi a lavorar...
PAGINA 35

Testi pagina 35

noidonne febbraio 2009 35
co gestito dalla Smileagain Foundation.
L'iniziativa della Provincia si inseri-
sce, comunque, in un progetto più am-
pio che prevede la realizzazione ad Isla-
mabad di un centro di cura e ricovero
per le donne vittime di violenze.
Come è stato accolto dal governo
pakistano?
Nel gennaio del 2007 la Provincia
dell'Aquila, insieme a Smileagain, si è
fatta promotrice di un'azione diplomati-
ca in Pakistan. Il primo Ministro, che ci
ha ricevuto insieme al Ministro del Wel-
fare, una donna, ha mostrato attenzio-
ne ed interesse. Ha dato il suo contribu-
to anche ad una maratona televisiva
per la raccolta dei fondi per la costru-
zione del centro di accoglienza ad Isla-
mabad. L'iniziativa si è svolta proprio
nei giorni in cui eravamo in Pakistan.
Come considera la condizione della
donna in Pakistan?
Drammatica. Ogni anno sono più di
300 le donne, tra i 12 e i 35 anni, ustio-
nate dall'acido. Una barbarie atroce,
che spesso resta impunita. La legge con-
sidera legittime le violenze che avvengo-
no dentro le mura domestiche. Una vol-
ta sfigurate, le donne sono emarginate
dalla società e dalle loro stesse famiglie.
Sono abbandonate a loro stesse, senza
alcuna forma di aiuto e di assistenza
medica.
Quante donne beneficiano dei corsi
di formazione?
Otto ragazze si sono già formate e
lavorano in Pakistan. Attualmente stia-
mo portando avanti un'altra iniziativa,
sempre legata allo stesso progetto, con
l'obiettivo di insegnare ad una ragazza
pakistana, Nashreen Sharif, rimasta cie-
ca dopo l'acidificazione, il linguaggio
braille. Il progetto della Provincia pre-
vede la realizzazione di un centro di-
dattico per donne non vedenti in Paki-
stan. Nashreen sarà una delle docenti
del centro.
La Provincia dell'Aquila ha promos-
so iniziative per sensibilizzare l'opi-
nione pubblica su questa assurda
violenza?
Abbiamo dedicato due edizioni
dell'8 marzo all'argomento, invitando
donne pakistane a testimoniare le vio-
lenze subite.
Testimonianze raccolte nel libro "Sor-
ridimi ancora" al quale si è ispirato
Alessandro Gassman che, accogliendo
il nostro appello, ha messo in scena il
dramma di queste giovani donne. "Le in-
visibili" è ora una produzione del Teatro
Stabile d'Abruzzo e calcherà la scena di
molti teatri italiani.
un progetto di solidarietà tra donne che parte da L'Aquila
e arriva a Islamabad. Intervista alla Presidente della
Provincia Stefania Pezzopane
La storia di 'Mano'
Nasreen Sharif ha 25 anni, è nata a
Shakna Gnaish Poor in Pakistan. Grazie a
Smileagain sei anni fa è arrivata in Italia
per ricostruire il volto e reimpiantare i
capelli. L'acido le ha bruciato il viso e la
testa. Ha perso gli occhi e la vista per
sempre, un orecchio, il naso, la pelle del
viso completamente corrosa, così pure
terribilmente le braccia, la schiena, il
seno e le gambe. Un uomo ricco, più
grande di lei di dieci anni, ha bruciato in un attimo la vita della bellissima Mano,
così la chiamavano per i suoi occhi verdi e lunghi come quelli di un gatto, per can-
cellare l'onta del rifiuto. Lei, quindicenne, figlia di contadini poveri lavorava la terra
e coltivava il sogno adolescente di sposare il cugino a cui i genitori l'avevano pro-
messa. Voleva costruire con lui la sua famiglia, avere dei figli. Nasreen non aveva
mai sentito parlare di acido e la notte in cui è stata scaraventata negli abissi della
devastazione corrosiva non ha capito cosa stesse succedendo. "Non potevo aprire
gli occhi, era come se le palpebre fossero incollate, mi sentivo il viso tutto gonfio…
non capivo… non riuscivo a pensare". La prima a soccorrerla è stata una delle due
sorelle, e poi in ospedale è stata accompagnata dai genitori e da una zia. E' stata
curata in un ospedale pubblico. Finora ha subito 35 interventi chirurgici: prima in
Pakistan, su tutto il corpo, e poi in Italia, al viso e alla testa. Ora va meglio, si sente
bene ma non può dimenticare, la notte ha ancora gli incubi di quella sera d'estate.
"Denunciai quell'uomo alla polizia, è stato preso solo due anni dopo. E'stato pro-
cessato con i suoi complici, suo fratello e una zia, ma sono stati in carcere solo cin-
que mesi perché hanno pagato, sono ricchi". Nasreen che non è andata a scuola
perché nel suo paese non c'è, e la città dista a un'ora di autobus, da settembre 2008
frequenta il corso di braille a L'Aquila, è ospite della Provincia e alloggia in un isti-
tuto di suore dove vive una bella amicizia con le studentesse del collegio. Ha una
certezza: "Grazie alla Provincia dell'Aquila e a Smileagain tornerò in Pakistan cura-
ta, istruita e docente. Non sono sola e non lo sarò mai, perché ci sono donne a cui
sta a cuore la vita delle donne violate." (G. Di S.)


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