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Numero 4 del 2014

Poker Doppio. Otto ministre su 16, ma non è democrazia paritaria


Foto: Poker Doppio. Otto ministre su 16, ma non è democrazia paritaria
PAGINA 52

Testi pagina 52

46 Aprile 2014
L’Italia è un paese di creatori eccezionali. Creare la bellezza è la ricetta per innovare profondamente un sistema, per voltare pagina: un compito non facile, immersi come siamo in una mediocrità desolante
e a volte avvilente. Solo gli esempi di un grande passato
ci possono mostrare una strada per un futuro creativo che
possa garantirci di vivere senza perdere la nostra identità e
dignità. La moda è l’esempio più alto della nostra eccellenza
creativa tutta italiana e nasce a Firenze e a Roma come frut-
to di un’altissima professionalità artigiana-
le che dall’Italia parte per infl uenzare tutto
il mondo.
La moda come tutte le arti è un progetto
aristocratico, ma lo sviluppo dei manu-
fatti, qualsiasi essi siano, diventeranno
democratici appena “toccheranno terra”
ovvero appena saranno indossati e svol-
geranno la loro funzione sociale.
Le grandi griffe che si presentano sulle
più importanti passerelle del mondo, le
più straordinarie fi rme della moda, sono
un prodotto Made in Italy. I nostri opera-
tori, i nostri artigiani, i nostri artisti sono in
assoluto i migliori realizzatori di qualsiasi
grande idea; noi della moda e dei “costu-
mi” dopo molto tempo torniamo a crede-
re nelle nostre capacita esecutive dopo
un periodo diffi cile. Abbiamo sopportato
il buio di questi anni, abbiamo soffoca-
to l’entusiasmo esecutivo delle cose, ci siamo al massimo
accontentati del progetto ma non ci siamo preoccupati di
chi l’avrebbe eseguito come se la fattura delle cose fosse
diventata una mortifi cazione e questo non è vero, questo è
quello che ci hanno fatto credere. Non abbiamo mai creduto
a tutto questo e siamo qui pronti, come sempre, integri, non
contaminati dalle sole chiacchiere che hanno imperversato
da molti, troppi anni.
Questo duro periodo che ha generato enormi cambiamenti
ci ha fatto rifl ettere sulle nostre capacita e il risultato è che
noi siamo un popolo colto, attraente che per una svista alcu-
ni hanno pensato di mettere da parte ma noi non ci stiamo,
abbiamo reagito ed ora con forza, indossando la scintillante
corazza del saper fare e i piumaggi variopinti della creatività
siamo pronti per affrontare chiunque certi di essere i migliori!
SOGNATORI, CREATORI,
ESECUTORI. LA MAGIA
DEL MADE IN ITALY
www.fondazionecerratelli.it
diegoarte@libero.it
Troppo spesso l’assenza di un genitore non è valutata corretta-
mente nelle aule di giustizia, si sottovaluta il danno che la lati-
tanza del padre (quasi sempre responsabile di tale omissione)
provoca ai fi gli.
Costituisce un’inversione di tendenza una bella sentenza del
Giudice di Novara, che ha saputo ben regolamentare la grave
condotta del genitore.
Il Tribunale investito della vicenda ha preso in esame la relazio-
ne del Perito d’Uffi cio e, dopo averla considerata “tecnicamente
adeguata e logicamente motivata”, ne ha recepito il contenu-
to. In particolare, tale relazione ha concluso per l’affi damento
esclusivo del minore alla madre, sulla riscontrata idoneità geni-
toriale di quest’ultima, la quale ha intrapreso un percorso psico-
logico che le ha permesso di comprendere il disagio del fi glio
e della corrispondente inidoneità genitoriale del padre, che ha
assunto un atteggiamento ondivago nei confronti del minore e
si è manifestato scarsamente empatico e per niente affettivo.
Il Tribunale ha pertanto correttamente concluso per l’affi damen-
to esclusivo del fi glio alla madre ed ha approfondito le ricadute
sul fi glio delle gravi condotte paterne.
È molto importante che il Tribunale si sia soffermato sul disa-
gio psicologico del fi glio, proteggendolo da ulteriori traumi che
potrebbero derivare da una frequentazione con una fi gura ge-
nitoriale inadeguata, laddove oggi la tendenza è quella della
salvaguardia della bigenitorialità e di un recupero del genitore
non idoneo. Recupero troppo spesso programmato a tutela dei
minori, i quali vengono però esposti ad un percorso che li espo-
ne a situazioni che non sempre, a mio avviso, sono tutelanti e
quasi mai, purtroppo, raggiungono i risultati sperati.
Si legge ancora nella sentenza in esame che è necessario ri-
sparmiare al minore, già molto provato, la delusione e la frustra-
zione di ulteriori rifi uti da parte del padre, il quale, al di là delle
mere affermazioni di principio espresse negli atti difensivi, ha
dimostrato con il proprio comportamento di non essere affatto
interessato ad una frequentazione affettivamente signifi cativa
del minore e di non aver compreso lo stato di prostrazione psi-
cologica ed emotiva che lo affl igge.
Infi ne, il Tribunale di Novara ha condannato il padre al risarci-
mento a favore del fi glio, ex art. 709 ter cpc, dal punto di vista
del danno punitivo; anche tale ulteriore scelta è da condividere
pienamente, perché irrogare una sanzione pecuniaria aiuta a
creare una cultura all’osservanza dei doveri, in special modo di
quelli genitoriali; in questo senso parlerei di una funzione peda-
gogica della legge.
SE L’OMISSIONE
È VIOLENZA
FAMIGLIA
Sentiamo
l’Avvocata
di Simona Napolitani
mail: simonanapolitani@libero.it


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