Noi Donne Home La Nostra Storia Archivio Materiali Contatti

Ricerca nell'Archivio

Numero 9 del 1945

Primo congresso, primo bilancio


Foto: Primo congresso, primo bilancio
PAGINA 2
Cambia pagina:
1234

Testi pagina 2

SICILIA

le campagne sono prive di case, di strade, di canali o

acquedotti.. — .. la vita dei contadini è misera e disagîala

Si i: nolili considerare lit Sicilia
come una magnifica terra C.1‘A‘0l’li’lfllil
di rastagncti e di frassini, nu da
valli ili oliveti 1: di aranci In fiore.
Tale rappresentazione è lontana daL
l‘essere irreale e anzi i impone per
una stretta aderenza al vero.

Ma nel quadro compio—40 della
iuazionc n, della vita dell i ola le no.
la: .x ve del suo magniיִco par.
sugglo e delle sue varie hcllezzc un.
turali non rlpl’esenlnno altro rhe una
graziosa linea ili sfondo al ili iii
della quale si 0>\el’vn, con a'wllita
nudità. un abbandono e una iii aria
che e sofferenza ili uomini e di ruw,
Così SI vtve In Sìcdta

La situazione siciliana i: molto
preoccupante. N ile nostre inolc. co.
ma in gener in tutta la zona mir
ridionaln imlinua le forme di vita
ristagnztno diI tante e tante epoche
mnza subito le ben Inipime trasfop
inazioni. Data la mancanza t una
intensa vita industriale, la Sirilia
presenta un'eronoinia di tipo esseri.
zialmente trontadina‘ Vi suoisle. t-.u.
me nell‘epoca medioevale il latifoii.
do. Le. campagne sono privi: ili casi:
di strade, di ranali n acquedotti, di
macchine agricoli La 'ita dei coni
ladini è tniscra e disagiatn. I meto-
di di lavoro sono primitivi o rudiw
mentali. Si coltiva la terra ancora
con la «I ppa» e con I'at'atro n
chiodo. Muti-ano li: scuole o per
tanto molto diffuso è ancora l‘anal-
falietismo, Difetuino le infernierie,
i centri sanitari, gli ospedali rurali,
In pessimo itato è la situazione igie.
nica. Vigono invetemii i pregiudizi
più.ingeitui e compassionevoli. La
tirannia bamnale si mantiene oggi,
forse più disperatamente che in al-
tre epoche. sempre più conservatri-
ce e ansolutìstn. Cosi la Sicilia è
alata nel passato. Così la Sicilia si
presenta ancora oggi in pieno soci).
lo ventesimo. _

Chi abbia vi uto in Sicilia o ab-
bia comunque visitato le sue‘locu-
lità su che le predette nostre affer-
mazioni corrispondono a delle prtr
cise situazioni di fatto. Nella canr
pagnn siciliana, soprattutto nei ltr
tifondi. mant‘uno le case. I contadini
dormono nei «pagghiarin c'apanno
di paglia, e nell’estate all’apcnn,
sono gli alberi, Vi sussistono anco-
ra le «Grotte» fatte di tufo cul'
.atreo o di molta o di fango,

La Si ' a inoltre difetta molto di
reti 'radali. Sono discretamente cu—
rate io strade nazionali a provini'iali
ma in condizioni più che diaauiro'èc
le vie niulaitiero_ i sentieri, le arte.
rie ili rollegamento tra le diverse
campagna i villaggi e le ritu't.

L’acqua

Le fognature e i Sclt‘illl' si
vano solo nelle strade maestre. Nel
l‘interno dei poderi e dei fz'lltll l
notano dei viottoli «retti, Îlnpl'all‘
(abili. pieni di mariani e (Ii doti-ili
imponibili ad e scie attraversati (li
inverno alloreliè vengono mandati
dalle piene dei vicini rusrelli. I
misi d‘acqua sono mal regolati. man.
canti come si è detto i canali. i er-
llato. gli acquedotti. I torrenti (‘
fiumi sono privi di arginature. Ciò
o msa diiieonvnnicnti «li notevole
gravità quali le Clllll‘riflni H le tram»,







































In molti [Int‘l ili-Ila Si ti.t manca
assoluiaiiietut: l (I pino t- Lit
popo! rione è ('0>||‘(Ylli| ad usufruire
iIi‘ll'aiìqua delle ..terne c dei pozzi
che ivtsngonn alimen oti ilalle arqi
pi‘nvane e che sono in genere iii-
qninate e piene tli ltllt‘ml)i infettivi.
Co. scrivono all'11. I). I, alcun" ma.
dri siciliane:

a Il villaggio difetto di iii-qua po-
tabile Spel‘lallnclllc nei meai estivi
per cui frequenti — itlotnic in tono
numeroso vittime ('- in isperie tra i
bambini.

Noi donne siamo qitcllt— che mag.
giurniente soffriamo per la niancm.
za di acqua. perrliè non solo non
posiiamo provvulm ”21'011th le più
elementari nornit- d'igiene alia pu-
lizìa dei nostri pit-t-cli n dei nostri
focolari, nll anch, t-i vediamo nlrîlp.
pare al nostro aflclto di ntnilrì i no.
stri bambini colpiti da itiesorabili
morbi causati dttllr aequo inquinate.

Malaria e isolomenlo

Dal disordinato regimi: delle acqua
fluviali trait origin la malaria. Lo
irlxtlui'uti inondazioni Callhi‘llc dalla
tuanmnza di arginature dei fitiini e
torrenti provocano il formarsi di acv
que stagnanti specie su piani-tre di
transit pendenza. nelle quali ospita-
no li: larve di tinofcle rlit: diffon-
dono il ”morbo. Mollo sono in Sici-
lin lo pi iiurc itialirriclte; (wc sono
comprese dalla zunfl di Siracusa ilo.
ve es tono numerosi pantani i
.«otto il nome di palutli (( L inie-
Iie i), fino a quella di «Leni i»
presso le foci del Siineto e qui finti
alle mntrade occidentali della pia-
nura di Gela. La disastrosa condi-
zione dei corsi d'nizqtia c la intitxritn.
za di ponti e di anale di "illega-
mento è di'grandc (latina alla vin:
dei villaggi.

Un gt'upl?o di lavorit'orl tll IJiii-
nu’t ci descrive la rituniim

«Questo comune olio muta 2‘472
























abitanti. qllfl‘l in lululilà lavoratori
agricoli. rlltutllc. tluranli: 1;. stagioni.-
invemalc. per considerevole periodo
di tempo. irul. o dal mondo civile.
Infatti l'unit'n slrada che lo allart‘i
alla statale e il tam-me Agri), i| qua.
lt- per buona parte dei un; inver-
nali. si rendo a Nullllnlnclllc intran-
'rlliile. A qut‘flo aggiunga lilli:
acrurre percorrere il predetto tor-
lclllt: pt-r una lunghezza ili 10 Km.
prima di aplll'es uri ai Comuni \ -
riniori. Di conseguenza l'approva
gionamctito alimentare della p0 ola.
Lione, iii inverno diventa (lilli iSA
simo e il trit'iorto dei generi Scnv
SÃŒiIIÃŒnlelllt e tino, Agli eventuali
ammalati poi che abbisognano tli
soccorsi o di urgente tirovern iii
clinira_ non rimane ronie molte vol.
I4: è avvonuto tllc rassegnitrii n ma.
lodire ln loro triste sorte. costretti ii
l'illllnt re alle cure e alle speranze
della Vllt‘l.

Da quanto abbiamo detto non è
difficile dedurre che la ituazionc
siciliana i: quanto mai (‘I’l leni

La mancanza della d‘xciplina del-
lti aeque_ causa di danni comples'si
alle torre. alle culture. e alla vita
degli “Onlllll‘ rappresenta forse il
problema più urgente e fondanti-iv
tale tra i nitutcros' altri Elle debllov
no essere affrontati. La costruzione
dei canali, degli ai-qtiodotti, deîle
opere di, i-iit-ivo'llio delle arquc. cv.
l‘era l'afferman di epidemie i: (Ii
itiorlii midot curerà validi:
mix re ili igiene anitaria suprt‘i
eliminare le cau. più dirette i‘i
innumerevoli Inisene e ili tanti mali.

Alle donne si. inne. organizzate
ncIl‘U, D. Il. tata il roiiipitn di unir—
si e di lottare per ottenere che rnn
lamina, le .nlrm‘lc c le scuole un
raggio di riviltt'i penetri Iinalmetite
nell’isola.

Le donne ili ttllta Italia munito
gon loro e le aiuteranno.

Mai-in Cutri.
































VACANZE ESTIVE PER I NUSTIÌ

Clic mi. possa la volontà l'uluii.
re delle donn‘e è te. itnouiato da
ciò che l’U. D. I. è riu. ad 0r-
gimizzare per le varaitz dei iio—iri
bimbi.

Alle donne fasciste si offriva litio
stipendio perché presL'ts ero Ia loro
opera nelle colonie ca ve i'lte il p.
n.f, o la g" . mettevano su con
profusione di mezzi (i bilanci pur-
lano di mi ardi). Alle donne dull'U.
D. I. è alato deito- fate quanto pov
tele perchi‘: ai bimbi non manchi
' utenza. nei tuesi C>liVI Non
sono . ati nt i a loro (llspflnizlonlì
ut‘: ntwi m‘a attrezzature ma l'ap-
pello rivolto al loro 501150 ili >olida-
rirtîi uinaiia_ liti trovato viva eco
nella loro anime e lo t’lìlO! - sono
50m: iìztl nulla romc un uilztcolo,

In lllllJ l‘Italia; dove iii-i0. (IflVL'
più, tillulcoaa è alato real aio ìii
qumtn senso. Le in ‘tttivv più tinte-
voli i nono avute. llllo ad oggi, iii
'l'0‘ m.

llil Empalì 800 limiibini sono Slit‘l
‘i'ollì in una (‘nlflnlfl clintcrnpim
n refezione ottima. Per la ponflltl-
Olle di Empoli 800 bambini igni-
iio quns' ltllli i falli'iulli tliti 6 ai
12 anni E‘ questa llhlu niiov i t"































BIMBI

spr ione migliore della nostra con.
cezione dell‘asisteitn infatti tutti i
bambini di Empoli ricchi o poi-eri,
יִgli di eonlarlitii e di operai. tr -
ieorreratmo ilhitlnle le vacanze esliv
ve. mangcranno alla nlessn tavola,
giocheranno nello nego prato.

A CruIvlיִoreminu: nel più bel p1!-
dere della teiiuiit di una marchesa,
lo donne dell'U. D. I. hanno aperto
una Colonia per 400 bambini. La
signora si e unita alle nostre don-
ne. con loro ha lavorato 4: laVora
per la color.

Con appositi lavori un fabbricato
I‘llt‘ servir l’e. icuzionc dellt‘
foglie di litbu o è .tato ll‘usfomlillo
in uiiu aQHZÃŒOSo dormitorio. Arran-
to sono state rostruitc doccia e ‘tr-
rizi igienit" l’impianto è semplici:
modesto iiiu risponde pit‘ zittti‘ntc
lo scopo. i













Così prt‘iao il viale dei Cipr
della nobile villa quallt‘orcnltsra.
i יִgli del popolo alibronzcraiino i
loro ('Orpl al 'olo e ll‘ loro VIN'Î
etchitgceranno tam. "ci silenzio dei
ranipi. i loro giuoclii ravvin-ranno
lt» îllnrlt‘ rose dintorno_

Gomma Russo.







NOI DONNE

QQNNE

MIA MARINIESINI lìllIiI‘I'l'l'I

Una donna ’IÎCC‘andflCa iii To-
tino!

La notizia Crt'ò llllll
zioue qui a Roma.

Una donna Vicesindaco!
Ma t-Iii sorti questa riunita?
Ada Goboui.
Guhclit'? Colmi

la mogli" ili I’t‘em Cubani?

sarà?

Si. Ada Marchesini Coltelli è la
moglie tIi Piero Gobetti‘, morto o
t'attxtt llklli' pnrsimttzioni lasrislll,
che con Iiii' [Tiri la t'i'lri di lotta,
r dopo la lllllrlr' ti"! compagno con»
linitò [u balla/zii". senza cedere mai.

Lit Cubani lllltl donna mi 35-40
mini; tl.' stalllnt mmlia, pîulllldo mar
gru: liti iut viso fine. uno sguardo



ccrm sema-



Stin't lit s' roll",

Clit'





un p0" timido. molto dolce. Ma
quando parla dei grandi prob enti
n‘a risolvere. delle grandi sofferenze
dm ha subita il nostro popolo, al-
lora quanta energia nella sua vfl‘

ce; lo sguardo diventa quasi ir-
0270.
Si ili'ca ma In donne non hai:-



nu pratica amministrativo!

Elibrne qucslu mancanza di pra-
tica amministrativa iii realtà ‘
qualche volta un vantaggio perché
elimina ogni spirito burocratico.

" Arrivando nei mici tilיִc‘i' — ha
ru‘colualo la Gobelti —- mi hanno
spiegato l’ingranaggio del lavoro:
mi girava In testa, non ci capivo
niente.

" Un giorno arrt' ò un gruppo di
reduci dai campi della Germania'
erano 70 in condizioni terribi.
Vennero mandan‘ i'n un locale do-
ve avrebbero dovulo (kirmire in 19’
m .u. un pa‘ di paglia.

Telelanrii a un’amica dell'U.D. .
che lavora con mr» le dissi: Ila blr





sogno di 70 materassi — Quando l.
a‘o l' — mi chiese. senza nemmeno
t! ithrc.



"l'ochr orn dopo sul posto m?-
nit-mm portali 72 materassi. La mia
tziti'c-i avptut mobi'imzn le domi»
tlell‘U. D. I. ed aveva unenuin qua!
L'IH', m'currcL' .

"E qttcsla non è che tino dei
lumi casi clic potrei citare".

1141" Gabt‘fl. Vicesindaco di Tori
un 1a prima dorma I'icesind’tco in
l'olio (Iintiiיִlra. con In stia magni/i.
ca tiri‘i-I'tà qttuti'zlt'n-ttt che una don-
mt può litro (il/re miro bene, in
m-m mio/u». AmC/m maglio. degli
"Umilll.


©2017 - Noi Donne - Iscrizione ROC n.6292 del 7 Settembre 2001 - P.IVA 00906821004 - Privacy Policy