Numero 3 del 2014
Il mio, il nostro, il loro 8 Marzo
Testi pagina 48
42 Marzo 2014
G
ià durante il Festival Internazionale del Film
di Roma, dove è stato presentato in concor-
so, critica e pubblico concordavano nel rite-
nere che il fi lm Dallas u ers Club , del re
gista canadese Jean-Marc Vallée, avrebbe
vinto almeno un premio, e forse proprio il Marc’Aurelio. La
pellicola infatti, oggi candidata a sei premi Oscar, cattura
l’attenzione non solo per la sua regia autoriale (sembra di
rivivere i bei momenti registici dei maestri anni Sessanta
e Settanta) ma anche per la forza drammatica ed umana-
mente coinvolgente di una grande storia (vera), ottima-
mente sceneggiata, quella di Ron Woodroof, elettricista
texano machista e dedito all’alcol, ai rodei ed agli incontri
sessuali casuali e non protetti, al quale viene diagnosti-
cato l’AID nel 8 contestualmente alla notizia di avere
all’incirca un mese di vita. Inizia così il doloroso proces-
so di conversione di questo incallito co bo omofobo, il
quale, ben lungi dal rassegnarsi, inizia ad informarsi sulla
malattia, a cercare cure sperimentali in Messico (illegali
in USA) ed a lottare per ottenere e diffondere medicine
alternative a prezzi equi; ma, cosa ancor più importante
Ron impara a combattere contro i pregiudizi e l’ignoranza
che circondavano l’AID nella metà degli anni ttanta e
reagisce contro coloro che, come lui stesso avrebbe fatto
un tempo, lo allontanano perché malato e presunto omo-
sessuale, dando vita ad una battaglia per i diritti dei ma-
lati che lo porta a sfi dare il sistema sanitario U A. Il com
pimento della sua metamorfosi avverrà grazie al diffi cile
e poetico incontro con il transessuale tossicodipendente
e sieropositivo a on, che diventerà suo amico ed abile
socio in affari: sarà lui ad insegnargli il rispetto della/delle
diversità, dei generi e di se stesso, fi no al ribaltamento
di fatto delle sue idee preconcette ed alla denuncia di
omissioni ed abusi operati da medici ed aziende farma-
ceutiche. Il premio attribuito a Matthe McConaughe ,
come miglior attore protagonista di Dallas u ers Club
per la magistrale interpretazione (ora in odore di Oscar)
nel ruolo di Ron Woodroof, ha riscosso consensi unanimi
al Festival di Roma: l’artista infatti, reso quasi irriconosci-
bile dalla perdita di ben 25 chili - quanto necessario per
TALENTO,
IMPEGNO
E PASSIONE
GLI INGREDIENTI
DI ‘DALLAS
BUYERS CLUB’,
ULTIMO FILM
DI JEAN-MARC
VALLÉE
di Elisabetta Colla
A TUTTO SCHERMO
LA
CONVERSIONE
DI UN COW-BOY
MACHISTA