Numero 3 del 2014
Il mio, il nostro, il loro 8 Marzo
Testi pagina 42
36 Marzo 2014
USTICA, MUSEO PER LA MEMORIA E POESIE
L’editore Corraini di Mantova pubblica in questi giorni “È
negli oggetti che ti ricerco”, una raccolta di poesie di Leila
Falà, Nicola D’Altri e Roberta Sireno, illustrata da opere di
Germano Sartelli. È un’iniziativa dell’Associazione Parenti
delle Vittime della Strage di Ustica che con questo volu-
metto in-
tende ri-
proporre
le emozioni della serata del 10 agosto scorso
quando, a partire proprio dal “San Lorenzo,
io lo so…” di Pascoli, l’arte di questi giovani
poeti ha contribuito a creare un abbraccio di
empatia e di ricordo attorno al Museo per la
Memoria di Ustica, per non dimenticare le 81 vittime inno-
centi e per chiedere completa verità sulla tragedia.
Nella sua introduzione Niva Lorenzini sottolinea che i versi
“ora scissi dal contesto, e cioè dalle coordinate dello spa-
zio antistante il Museo che ospita a Bologna l’installazione
suggestiva di Christian Boltanski e del tempo coincidente
con l’ora serale, quasi notturna, … mettono a nudo i mo-
tivi che li accomunano … i temi della perdita che cerca
risarcimento, della separatezza spoglia di contatti, dell’as-
senza che si dà non solo come dimensione metafisica, ma
che penetra nell’esperienza di tutti i giorni”.
I testi poetici sono accompagnati dalle immagini di Ger-
mano Sartelli, un grande solitario dell’arte contemporanea,
generoso compagno di strada dell’Associazione, che con
la sua attenzione al frammento e all’oggetto calato e pre-
levato dal quotidiano, sa condurre i sentimenti al ricordo e
alla memoria.
Daria onfietti
VOGLIO ESSERE COME VITTORIA GIUNTI
Quando la giovane donna mi ha detto “Voglio essere come
Vittoria Giunti” ho sentito una scossa dentro. Da pochi minuti
Gaetano Alessi stava parlando, io non avevo ancora letto il suo
libro, ma quello che lui trasmetteva era amore, rispetto e sti-
ma. Vittoria, il primo sindaco donna di Santa Eli-
sabetta, fu eletta nel 1956, in una Sicilia che alle
donne non concedeva nulla otte persa, figlia
femmina... partigiana che ha saputo trasformare
la propria esistenza in “resistenza”, donna che ha
saputo fare della lotta per i diritti un dardo capace
di coinvolgere persone di ogni età. Scrivendo “Le
eredità di Vittoria Giunti” edizioni ADest, Gaetano
Alessi ha riportato la storia e le ultime parole di
una “Compagna”, pagine che suonano come un
inno alla donna, alla legalità, alla condivisione. Un
lascito importante che fa pensare e anche sogna-
re che l’utopia di Vittoria (che è stata anche se per poco diret-
trice del nostro giornale) sia ancora una meta per la quale lot-
tare a dispetto della politica dei nostri giorni che non parla del
cancro che sta producendo metastasi in tutte le regioni della
nostra Patria, permettendo alla malavita organizzata di uccidere
un bambino di tre anni in cambio di inutili indignazioni postume.
Vittoria Giunti ha saputo fare della propria indignazione al fascismo
“Resistenza”, della propria capacità di lottare “vita” e del pro-
prio coraggio “esempio” per tutti coloro che come quella gio-
vane donna e il sindacalista Gaetano Alessi vogliono racco-
gliere e trasmettere il suo messaggio.
Antonella Iaschi
TORNA OBBIETTIVO DONNA,
FOTOGRAFIA AL FEMMINILE
Giunge alla nona edizione Obbiettivo Don-
na, consolidata rassegna che da spazio
alle visioni contemporanee e alla produ-
zione fotografica al femminile. L’evento si
apre giovedì 6 marzo con l’inaugurazione
di tre mostre fotografiche cui si aggiungo-
no altri numerosi appuntamenti, tra cui una mostra anche
al Teatro Ambra. Venerdì 28 marzo la programmazione si
conclude con la visione del documentario Girls of Hope
della regista Ay egül Selenga Ta ent e con le fotografie
di Delizia Flaccavento. Girato a Van, nella Turchia orienta-
le, il documentario racconta di un gruppo di ragazze che
si battono per andare a scuola e, nonostante le difficoltà,
cercano di non perdere la speranza in un futuro migliore.
Informazioni .officinefotografiche.org
LIBRI
a cura di
Tiziana Bartolini