Numero 3 del 2014
Il mio, il nostro, il loro 8 Marzo
Testi pagina 28
1994
“Si pensa sempre che questa scarsità di donne in politica
sia causata dalla discriminazione nei loro confronti.
Certo, c’è anche questo, ma la ragione principale è che
una politica, nel senso della guerra, non ha mai veramente
interessato le donne.”
1997
“Si riunisce nella Sala della regina
la Commissione bicamerale che si
appresta a riscrivere il titolo secondo
della Costituzione. Forma dello
Stato, governo, giustizia, sistema
di garanzie. Sono questi i capitoli
su cui lavorano i settanta membri
della commissione, 64 uomini e
6 donne. Davvero pochine. Uno
scandalo di immediata evidenza,
per tutti e per tutte, e non si tratta
di quote ma di un elementare senso
di democrazia. Riscrivere la Carta
signifi ca defi nire la forma di uno
stare insieme e sembra così che la
messa a punto delle forme della
convivenza è affi data a un esclusivo
club maschile.”
1957
“Questo 8 marzo trova le donne
italiane arricchite di un’altra vittoria:
l’approvazione in Parlamento e la ratifi ca,
fatta dal Presidente della Repubblica l’8
giugno 1956, della convenzione dell’Uffi cio
Internazionale del Lavoro. La storia del
lavoro femminile in Italia però mostra
che non c’è approvazione di Parlamento
né ratifi ca di Presidente che valgano
nella pratica ad affermare un principio di
progresso, senza la vigile e ferma volontà
delle donne di andare avanti e rendere le
leggi una realtà.”
2006
Sessanta anni del voto alle donne
“Sembrava scontato che, restaurato
un regime democratico, le donne
avrebbero avuto automaticamente
diritto al voto. In realtà non era
così. Infatti, a parte le dichiarazioni
favorevoli di alcuni leader, era
prevalente nel mondo politico il
disinteresse. Fu necessaria una
pressione e una petizione popolare.
Il decreto del 1945 fu perciò un
risultato importante.”